Potrebbe questo essere il nuovo veggie che non c’era? Ma partiamo dall’inizio…
Recentemente ho fatto una “gita” insieme ad un gruppo di foodblogger. Destinazione: Autogrill. Ma che avete capito? Non ci siamo messe in macchina e fermate alla prima sosta di servizio in autostrada, siamo andate proprio in casa Autogrill! Per la precisione, allo Spazio Fucina, un laboratorio creativo in cui un team di esperti (chef, cuochi, gastronomi) della Divisione R&D di Autogrill sperimenta tutte le innovazioni sull’offerta di ristorazione cercando sempre di coniugare qualità e prezzi, ma in cui vengono anche progettate nuove attrezzature in partnership, a volte esclusive, con i propri fornitori (avete presente i macchinari tostapane che ormai sono stati introdotti in tutti i 450 snack bar del Gruppo in Italia? mai più panini bruciati o freddi, solo panini riscaldati al punto giusto, in una scala da 1 a 3, come prevede la loro ricetta).
L’occasione per questa full immersion è stata il ritorno in scena, dopo 10 anni, del panino Fattoria, uno dei grandi classici Autogrill che spopolava tanto tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Oggi, il Fattoria torna con una ricetta aggiornata – due fragranti fette di pane di semola di grano duro, lievitato naturalmente con pasta madre, che racchiudono una farcitura a base di speck IGP dell’Alto Adige (profumo di casa!!) e brie francese.
La nostra giornata in Autogrill ci ha permesso, oltre ovviamente a degustare cotanto capolavoro, di scoprire molte cose interessanti come, ad esempio, che per elaborare questa nuova ricetta la società ha condotto un progetto di ricerca e sperimentazione culinaria avvalendosi della consulenza dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, partner strategico di Autogrill. Ma non finisce qui. Perché con l’aiuto della Dott.ssa Luisa Torri dell’UNISG di Pollenzo abbiamo potuto sperimentare, in prima persona, un percorso di analisi sensoriale dei 3 ingredienti base del Fattoria (pane, speck e brie) imparando a usare tutti i nostri sensi.
Dopo questa interessantissima parte un po’ più teorica, siamo passati alla pratica con due squadre di foodblogger, una delle quali composta dalla sottoscritta e dalla simpaticissima Vale, che si sono sfidate all’ultimo panino, cercando di trovare, tra una miriade di ingredienti a disposizione, la ricetta di un nuovo veggie da proporre al team Autogrill che assisteva in platea insieme ai nostri colleghi.
Ecco, il veggie che non c’era di inizio post, è nato lì, insieme a Vale. E io l’ho voluto rifare anche a casa, con qualche lieve modifica, per farlo assaggiare al gentil consorte. Il veggie non è il suo mondo, ma il panino gli è piaciuto molto, soprattutto il contrasto tra la dolcezza della zucca e l’amaro del radicchio e, per finire, il tocco fresco della burrata.
Gli ingredienti?
pane ai cereali
zucca al forno leggermente schiacciata con una forchetta e condita con olio evo, sale e pepe
trevisana alla griglia
burrata freschissima
glassa al balsamico
Il tutto viene leggermente tostato, giusto quel tanto da scaldare il panino esternamente (meglio ancora, se tostate leggermente il pane prima di farcirlo e poi non lo scaldate più).
E’ stata una bellissima esperienza. La cosa che mi ha colpita di più è stata l’estrema disponibilità di tutta la squadra Autogrill che ci ha dedicato gran parte della loro giornata lavorativa con grande simpatia. Un grazie speciale a tutti loro!
6 Comments
la cucina della Pallina
11 Novembre 2013 at 10:15ma che bella gita!! e il panino è intrigante, da provare, non riuscirei a proporlo ai bimbi ma al ''bimbo grande'' sìììì:-)
unpinguinoincucina
11 Novembre 2013 at 11:11No,figurati, anche a casa nostra solo i "grandi" hanno apprezzato! ;)
Michela Sassi
11 Novembre 2013 at 12:34Che bella esperienza… e cosa dire di quel panino…. buonissimo!!!
Un abbraccio, Michela
unpinguinoincucina
11 Novembre 2013 at 15:24Deve essere stata la contaminazione di un ambiente così fervido! O il Fattoria in panza! ;) haha
lorenza
11 Novembre 2013 at 17:54che bell'esperienza. Meravogliosi panini da vedere……….da mangiare poi….speciali! ciao
unpinguinoincucina
11 Novembre 2013 at 21:45Quando le materie prime sono di qualità, il risultato non può che essere speciale! ;) Baci