Tra una zucca, un caco e una castagna, ho voluto salutare così le melanzane, uno degli ortaggi simbolo dell’estate che ormai se n’è andata. Dopo un glorioso periodo a base di melanzane grigliate, ripiene, alla parmigiana (non me ne vogliano i puritani, ma fritta no), la saluto al forno, con un filo d’olio e una spolverata di sale rosa del Himalaya, e poi frullata con mandorle, pomodori secchi, olive e un ingrediente segreto per un pesto a prova di vegetariano, ma non di vegano. ;-) Venite a scoprire perché!
Pesto di melanzane
Ingredienti per 2 persone:
1 melanzana piccola
30g di mandorle pelate
30g di pomodori secchi sott’olio
1 manciata di olive nere denocciolate
1 cucchiaino di miele (io ho “osato” con un miele di corbezzolo)
1 manciata di prezzemolo fresco
olio evo
sale grosso rosa dell’Himalaya
Mettere le mandorle in ammollo in acqua tiepida per 3-4 ore.
Preriscaldare il forno a 200°. Tagliare la melanzana a fette spesse 1cm, disporle su una placca da forno e insaporirle con un filo di olio extravergine d’oliva e una spolverata di sale grosso rosa dell’Himalaya (in alternativa, sale marino). Cuocerle nel forno caldo per una mezz’oretta, fino a quando saranno tenere e inizieranno a dorarsi (girarle a metà cottura). Lasciarle raffreddare prima di trasferirle nel tritatutto.
Scolare le mandorle e i pomodori secchi e unirli alle melanzane insieme alle olive, al prezzemolo e al miele. Irrorare il tutto con un filo di olio extravergine d’oliva e una tazzina di acqua tiepida e frullare fino a ottenere un pesto abbastanza liscio.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata (per me fusilloni, in modo che avvolgessero bene il condimento), scolarla al dente e condirla con il pesto, unendo, all’occorrenza, un po’ della sua acqua di cottura per amalgamare bene il tutto. Servire subito.
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