Buon lunedì! Passato un buon fine settimana? Io sono un po’ di corsa perché avrei dovuto finire questo post ieri sera, ma poi un’amica mi ha inaspettatamente nominata per la Book Bucket Challenge, ovvero la top ten dei libri che più abbiamo amato e che ci sono rimasti “dentro”, e così mi sono persa davanti alla libreria. Tra ricordi di gioventù rimasti nella mia cameretta a casa dei miei e libri che fanno parte della mia vita milanese mi sono goduta questo tuffo nel passato dimenticando il blog, il post e tutto il resto. Pensavo che avrei fatto fatica ad arrivare a 10 titoli e invece é stato difficilissimo limitarmi a 10. Se penso quanti me ne sono venuti in mente dopo!!! Ho sempre letto molto e mi spiace un sacco non riuscire quasi più a trovare il tempo per leggere. O forse sarebbe meglio dire, la forza. Perché io la sera lo prendo anche in mano il libro, ma puntualmente mi addormento dopo poche pagine! :(
Dal cibo per la mente, passiamo a quello per il palato. Prima di scappare al lavoro vi lascio con questa ricetta molto particolare che ho trovato su Cucina Italiana e che mi ha incuriosita molto. Ho da poco scoperto il baccalà e trovo che sia sorprendente quanti usi se ne possano fare oltre alle ricette della tradizione che conosciamo di più. La tartare è stata una bella scoperta: saporita e fresca allo stesso tempo. Da provare!
Ricetta tratta da Cucina Italiana (numero di giugno)
Tartare di baccalá
Autore: Danja Giacomin
Portata: secondi piatti
Porzioni: 2
Ingredienti
- 200g di baccalà dissalato
- 150g di pomodorini ciliegia
- dragoncello
- olio evo
- sale e pepe
Procedimento
- Tritare finemente la polpa di baccalà fino a ottenere una tartare.
- Tagliare i pomodorini a spicchi, privarli dei semi e ridurrli in dadini delle stesse dimensioni della polpa di baccalà.
- Unire la dadolata di pomodorini al baccalà e condire con olio extravergine d'oliva e pepe. Aggiustare eventualmente di sale (io non ne ho messo).
- Distribuire la tartare nei piatti con l'aiuto di un coppapasta. Completare con un filo d'olio extravergine d'oliva e il dragoncello tritato finemente o secco (io avevo a disposizione solo quest'ultimo).
6 Comments
Stefania FornoStar Oliveri
8 Settembre 2014 at 6:41Limitarsi a soli 10 titoli è difficile…
Sabato ho mangiato una tartare di pesce proprio come la tua e mi è piaciuta tantissimo! :)
unpinguinoincucina
8 Settembre 2014 at 9:13Ma dai? :) Anche a me è piaciuta un sacco, mi sa tanto che la rifarò quanto prima! Chissà se potrebbe piacere anche a chi non mangia pesce crudo…devo provare!
Baci e buona settimana!
Miss Mou
8 Settembre 2014 at 12:42Non ti smentisci con le tue tartare. Di baccalà non l'ho proprio mai provata.
unpinguinoincucina
8 Settembre 2014 at 13:19;) diciamo che sono la mia passione! sia di pesce e di carne :) e quella di baccalà era davvero una novità assoluta anche per me!
edvige
8 Settembre 2014 at 12:51Ottimo anche se io preferisco usare lo stoccafisso in quanto venedo esseicato al sole non con sale è meno salato. Voglio provare le tue ricette sono ottimo ho già provato altre tue, Buona settimana.
unpinguinoincucina
8 Settembre 2014 at 13:20Mi fa piacere! Fammi sempre cosa ne pensi quando le hai provate :)
Bacioni e buona settimana anche a te!