Ma quanto è bello fare i figli, anche solo per 2 giorni? E non parlo dell’aiuto, di qualsiasi tipo, che certamente fa piacere, soprattutto se si vive lontani e ci si vede (troppo) poco. No, io mi riferisco al fatto di farsi coccolare, di godersi l’amore e il calore della propria famiglia di origine, gli abbracci, le chiacchierate… Una settimana a dir poco pesante che, per fortuna, si è conclusa nella maniera più rigenerante che si possa desiderare. Grazie, Mami e Papi, per come siete, per quello che fate, per il fatto di esserci sempre. Siete e sarete sempre un grandissimo esempio per me e spero che un giorno anche i miei figli possano dire lo stesso di me e del gentil consorte. <3
Due giorni in cui mi sono fatta coccolare e viziare ma in cui ho dato anche io un piccolo, goloso contributo: un risottino senza troppe pretese che però ha fatto il suo bel figurone. ;-)
Risotto al radicchio tardivo, brie e miele di corbezzolo
Ingredienti per 2 persone:
160g di riso Carnaroli
1 cespo di radicchio tardivo di Treviso
60g di formaggio brie
1 manciata di parmigiano grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
miele di Corbezzolo
brodo vegetale
olio evo
sale e pepe
Tagliare il radicchio a listarelle e farlo appassire in una casseruola con un filo di olio extravergine d’oliva. Aggiustare di sale.
Unire il riso, farlo tostare per qualche minuto e poi sfumare con il vino bianco. Quando il vino è evaporato, unire poco brodo vegetale per volta fino a portare il riso a cottura.
A fine cottura, aggiustare di sale e di pepe e mantecare il riso con il brie tagliato a cubetti e il parmigiano grattugiato. Coprire e lasciare riposare per un minuto.
Distribuire nei piatti e insaporire ogni porzione con un filo di miele di corbezzolo (se dovesse risultare troppo denso, riscaldarlo leggermente a bagnomaria prima della fine di cottura del risotto).
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